📖 L’Ultima Poesia  📖 

✍ di Suzumi Suzuki

📇 Leggereditore


🤍 Inizio il mese di maggio con un libro che mi ha affascinato sin da subito, selezionato per il Premio Akutagawa.

La protagonista è una 25enne, che è andata via di casa all’età di 17.

Lavora come intrattenitrice nel quartiere notturno di Tokyo.


🤍 Fulcro di questo particolare romanzo sono i rapporti familiari, primo fra tutti quello tra madre e figlia, dove il sereno non è mai stato “di famiglia”,

almeno per la protagonista.

Sua madre, con cui non ha rapporti da tempo, è gravemente malata e si presenta all'improvviso alla sua porta con il desiderio di rimanere da lei per un po' di tempo e per riuscire a comporre la sua ultima poesia; come poteva riuscirci in un letto d'ospedale?

Ma ben presto la malattia avrĂ  la meglio sulla donna e sarĂ  trasferita repentinamente in ospedale per i pochi giorni di vita rimasti .


🤍 Di lì in avanti la ragazza dovrà fare i conti con se stessa, con il suo passato e l’immediato presente, in un continuo domanda e risposta tra lei e il passato, tra la mamma e il presente.


🤍E' una storia per nulla facile.

Una storia che dona attimi di dolcezza in un vortice di dolore e rabbia.

Delle bruciature sulla pelle e tanti perchè. Cicatrici sulla pelle e ancor più sull'anima.

Una costante ricerca di dialogo e tempo perduto, rabbia, dolore, domande, spiegazioni e la costante e smaniosa necessitĂ  di ascoltare delle scuse.

Scuse per un passato, per un presente, per un futuro.

Non era importante per cosa fossero. L'importante era riceverle, forse.


🤍 L’autrice ha uno stile asciutto, asciuttissimo direi,

severo ed implacabile, con cui riesce a far percepire la pur minima sfumatura emozionale dei protagonisti.


🤍 E’ un libricino piccolo, ma dall’immensa portata emotiva.

Un libricino che si fa strada nell’anima di ognuno, che ti fa riflettere, pensare, forse anche comprendere e ti conduce ad un finale inaspettato.

Ma davvero inaspettato.


🤍 Una storia che spalanca il cuore,

che non racconta la classica storia dove tutto è bello e felice, anzi.

Una storia bianca e nera, talvolta piĂą o meno grigia.

Ma lo fa con garbo, con dolcezza, con rammarico, ma senza perdere in eleganza. 


L'ultima poesia di Suzumi Suzuki


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